Doichlandia

Docufilm con il Parto delle Nuvole Pesanti Premio speciale della Giuria al Festival Cinema di Torino 2003 Regia Giuseppe Gagliardi Interpreti Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e Peppe Voltarelli Musiche Il Parto delle Nuvole Pesanti Soggetto Giuseppe Gagliardi e Peppe Voltarelli produzione Zoropa Produzioni Italia, Germania 2003 È un viaggio gastronomico-musicale della band Il Parto delle Nuvole Pesanti nei ristoranti e nelle pizzerie degli emigranti calabresi in Germania che racconta, attraverso la musica, le facce degli emigranti, le ricette di cucina, il dramma dello sradicamento, i cambiamenti, le trasformazioni e le contraddizioni delle dinamiche sociali e culturali legati ai fenomeni dell’emigrazione. Il film, diretto da Giuseppe Gagliardi (Premio Sacher d’Argento con “Peperoni” al Festival diretto da Nanni Moretti, e regista di Tatanka), racconta in maniera ironica e surreale, e in alcuni momenti anche malinconica e reale, il fenomeno dell’emigrazione degli italiani in Germania fino all’ultima generazione, disdegnando la retorica che solitamente connota la trattazione di questo tema.

Gli emigrati diventano protagonisti del film, e, insieme ai musicisti del Parto, ne costituiscono il tessuto narrativo. Attraverso una sequenza di interviste, raccontano la loro vita, le sofferenze, le difficoltà, ma anche le gioie, le allegrie e gli amori nati proprio in Germania. Nel cuore conservano sempre la speranza di un ritorno nel paese d’origine, che, anche se non si realizza, assolve comunque una funzione consolatoria. La gastronomia rappresenta un elemento di integrazione culturale, ma anche un pretesto per parlare con spontaneità di storia e cultura, radici e rami, partenze e arrivi.

Le pizzerie e i ristoranti sono soprattutto la nuova frontiera economica degli emigrati, che hanno trovato proprio nel terziario della ristorazione una via d’uscita dalla crisi dell’industria tedesca, che a partire dagli anni ’90 ha iniziato a mietere orde di disoccupati stranieri. Il film si conclude con un videoclip della canzone “Onda calabra”.

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